Modelli a confronto
Si sta ormai per concludere il mese di Marzo Amici, un mese caratterizzato da una discreta dinamicità atmosferica ma, al tempo stesso, piuttosto avaro dal punto di vista delle precipitazioni. Insomma, nonostante i vari tentativi delle perturbazioni nord atlantiche di portare in Emilia Romagna la tanto attesa pioggia in pianura e la neve sugli Appennini, i loro tentativi si sono spesso rivelati poco importanti ed efficaci. Solo dal punto di vista termico, i su e giù, sono stati maggiormente evidenti.
Ora, se volessimo dare uno sguardo nel lungo termine, notiamo la solita discrepanza fra i due principali centri di calcolo. Quello americano propende per una maggior persistenza in area atlantica degli anticicloni, i quali, rimarrebbero spesso in una posizione pronta a frenare le incursioni da parte dei sistemi perturbati nord atlantici. Gioco forza, non ci sarebbero grossi cambiamenti dal punto di vista meteo climatico generale con un maggior predominio del bel tempo e con una severa persistenza della siccità su tutta l’Emilia Romagna.
Centro europeo di diverso avviso
Il centro di calcolo meteo europeo invece, sarebbe molto più propenso ad una situazione meteorologica sicuramente più movimentata. Già con l’inizio di Aprile infatti, un ritiro dell’alta pressione, in parte verso est e in parte in pieno atlantico, favorirebbe l’ingresso sull’area mediterranea di numerosi sistemi perturbati spesso accompagnati da masse d’aria più umida e fredda. Una ghiotta occasione insomma, per vivere una fase di tempo favorevole alla pioggia e alla neve in montagna.
Quest’ultimo scenario disegnato dal centro di calcolo europeo, sarebbe comunque il giusto epilogo, vista la scarsità di precipitazioni avutasi nel mese di Marzo. Senza dimenticarci poi che, come da tradizione, il mese di Aprile ci dovrebbe riservare spesso il ritorno del tempo instabile e più fresco.
Ci teniamo comunque a precisare che stiamo solo facendo delle semplici ipotesi. La distanza in sede previsionale, come potete immaginare, è molto elevata e l’attendibilità di queste elaborazioni matematiche risulta ancora molto bassa. Attendiamo dunque di vedere cosa elaboreranno i super calcolatori nei prossimi giorni.
Stefano Ghetti